Ha sparato per uccidere, prima attraverso il parabrezza, blindato, che ha resistito ai colpi, poi contro il finestrino laterale, che è stato attraversato senza problemi dalle pallottole che hanno ferito i due agenti della Volante che stavano per controllarlo.
E' successo a Taranto e il balordo che ha sparato avrebbe potuto darsi alla fuga quando ha visto la Volante che invertiva la direzione di marcia dopo averlo incrociato.
Invece, è tornato indietro sui suoi passi e ha affrontato i poliziotti per eliminarli, sparando prima contro il parabrezza e poi, quando si è reso conto che il vetro anteriore resisteva, a bruciapelo contro il finestrino lato guidatore.
Solo la sorte ha graziato le vite dei due colleghi, che non versano in pericolo di vita.
Ora, giustamente, più di qualcuno, anche noi del SAP, chiede maggiori protezioni per chi fa servizio operativo.
Auto blindate su tutti i lati, non solo quello frontale e non solo per le Volanti, giubbotti antiproiettile efficaci (possibilmente non scaduti, come denunciato dal SAP in passato), il che significa anche leggeri, in modo da poter essere effettivamente indossati anche d'estate, e telecamere, da montare sulle divise, sulle auto di servizio e nelle vie pubbliche, perché non dobbiamo sempre far affidamento solo sulle telecamere degli esercizi commerciali privati, per dare nome e cognome a un rapinatore, a uno stupratore o a un assassino.
Ma c'è una cosa che serve più di tutto.
Serve una Giustizia che punisca in modo esemplare i responsabili di fatti così gravi, senza consentirgli di cavarsela con le scappatoie che ormai conosciamo tutti.
L'omicidio di un agente di Polizia nell'esercizio delle sue funzioni è punito con l'ergastolo. Qua abbiamo un duplice tentato omicidio di due agenti di Polizia e abbiamo anche il porto illegale di un'arma, probabilmente anche clandestina. Ce n'è abbastanza per tenere in carcere questo criminale per un per bel po' di anni.
Senza sconti, senza buona condotta, senza attenuanti, senza pene alternative...
E invece, sappiamo come vanno a finire queste cose.
Vogliamo scommettere?
Un avvocato sosterrà che l'uomo non aveva alcuna intenzione di uccidere.
Dirà che si è sentito braccato, che ha sparato convinto che i finestrini dell'auto fossero tutti blindati ("Chi volete che possa immaginare che le auto della Polizia non sono blindate? Nel 2022? Dopo tutti gli attentati terroristici di questi anni, dopo gli assalti ai portavalori a colpi di Kalashnikov, volete dire che i finestrini non sono blindati? E volete addossare al mio povero cliente il fatto che non avete provveduto a una protezione così banale?").
Dirà che c'è la crisi, il suo cliente è in difficoltà economiche, il reddito di emergenza è roba da pezzenti, invocherà le circostanze attenuanti, chiederà uno sconto di pena per chiudere la questione con un patteggiamento...
Poi chiederà un regime detentivo alternativo. Il suo cliente non sta bene. E' malato, può saltare dai balconi di un appartamento derubato o fare prodezze da Rambo in una rapina, ma non può stare in carcere. E poi... improvvisamente ha trovato lavoro. Può essere rieducato. E poi c'è la buona condotta. Vogliamo mettere? Per ben sei mesi, in carcere, ha evitato di spaccare la faccia agli agenti di custodia. Merita un premio, no?
Ecco, queste sono le ragioni per le quali, a volte, quando controlliamo il nominativo di un pregiudicato ai nostri terminali, scorriamo decine e decine di pagine di precedenti. Furti, rapine, omicidi, tentati omicidi, armi, stupefacenti.... liste infinite di condanne... e ce li troviamo sempre lì davanti, ammanettati nei nostri corridoi, in attesa di essere portati per l'ennesima volta in carcere, che ci guardano con un sorriso beffardo, come a dire: "Non l'hai ancora capito? Perdi più tempo tu ad arrestarmi, del mio avvocato a liberarmi..."
Abbiamo un grande sistema giudiziario in Italia. Siamo o no la Patria del Diritto?
Facciamo in modo, però, di essere anche la Patria dei diritti dei cittadini per bene, di chi rispetta le Leggi, di chi si sacrifica ogni giorno per farle rispettare e non solo la Patria dei diritti di chi ha scelto di vivere contro lo Stato, contro le Leggi, contro l'onestà.
Chiediamo che le pene effettivamente comminate per certi delitti siano severe. Chiediamo che i condannati debbano effettivamente risarcire i danni che hanno provocato alle loro vittime e alla Società.
Come Poliziotti, dobbiamo chiedere auto blindate e giubbotti antiproiettile. E' giusto così. Sono strumenti di lavoro.
Ma come Cittadini, dobbiamo chiedere pene veloci, severe e certe. Sono un nostro diritto.
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