domenica 17 ottobre 2021

Il punto sul Green Pass

 



Il 15 ottobre è trascorso senza particolari criticità, almeno per quanto riguarda gli uffici di Polizia in Puglia e in particolare nelle province di Bari e della BAT.

I colleghi non vaccinati si sono muniti di Green Pass effettuando a proprie spese i test (ricordiamo che il test rapido con tampone ha validità di 48 ore mentre quello molecolare vale 72 ore) oppure hanno usufruito del congedo o di altri istituti previsti. 

Non ci risultano casi di colleghi respinti perché sprovvisti di Green Pass o comunque collocati in assenza non giustificata e non retribuita. I controlli, sia a tappeto che a campione, sono stati effettuati in tutti gli uffici seguendo rigorosamente le disposizioni impartite. 

C'è qualche perplessità in relazione ai soggetti delegati ad effettuare i controlli. La circolare del Dipartimento fa intendere che il compito spetti primariamente alle qualifiche dirigenziali e, solo in assenza di queste, possa essere delegato a qualifiche inferiori. 

C'è perplessità anche sul fatto che in piccole realtà lavorative, dove è scontato che il dirigente o il responsabile conosca la situazione di ciascuno dei dipendenti, sia davvero necessario effettuare ogni giorno i controlli a tappeto o a campione. Se in un ufficio lavorano 10 persone e il dirigente di quell'ufficio ormai sa che tutti e 10 hanno il green pass che scadrà non prima del 2023... che senso ha ripetere quotidianamente il controllo sulle stesse persone?

A parte queste questioni di dettaglio, il dato significativo è che i colleghi non vaccinati hanno tenuto un comportamento sereno e dignitoso, rispettoso delle regole, senza cadere negli eccessi e nelle esuberanze che negli ultimi giorni hanno imperversato sui social e sui media.

Certo, c'è molto malcontento. Qualche volta anche un po' di rabbia. Non solo tra i non vaccinati, ma anche tra gli altri colleghi. Si tratta, però, quasi sempre, di manifestazioni di un rancore di fondo, mai sopito del tutto, nei confronti di un'Amministrazione che non si è comportata bene con i propri dipendenti.

Non dimentichiamo, infatti, che quando la pandemia era in piena diffusione, la nostra Amministrazione ha inizialmente proibito ai colleghi di indossare mascherine protettive anche a contatto con il pubblico. Lo ricordate, vero? Ci sono state circolari scritte. Non si voleva ingenerare allarmismo.

Quante persone hanno contratto il virus e l'hanno trasmesso perché non gli è stato permesso di proteggersi? Quanti colleghi, cittadini ignari, parenti anziani, sono morti per quella assurda sottovalutazione della minaccia? Non lo sapremo mai.

Non dimentichiamo che mentre le persone morivano a centinaia, ogni giorno, i poliziotti erano in prima linea a rischiare il contagio e dovevano comperarsi da sé mascherine e gel disinfettante, che costavano un occhio della testa (abbiamo acquistato mascherine anche a 15 euro l'una, quando non c'erano alternative).

Non dimentichiamo la ritrosia dell'Amministrazione a implementare il lavoro agile per decongestionare gli spazi di lavoro ancora colpevolmente inadeguati, dopo anni di richieste e proteste sindacali.

Non dimentichiamo le resistenze nel concedere l'aspettativa Covid ai colleghi che soffrivano di patologie che li rendevano più vulnerabili. Abbiamo visto colleghi con gravi patologie cardiache costretti a rientrare in servizio perché dal Dipartimento non arrivava la circolare che recepiva la proroga dell'emergenza e dell'esenzione. 

Non dimentichiamo l'esenzione di responsabilità che l'Amministrazione ha fatto - e fa - firmare, su eventuali effetti collaterali dei vaccini somministrati.

E a fronte di tutti questi sacrifici, delle spese sopportate dai colleghi, dei colleghi che per queste disattenzioni hanno perso la vita o hanno perso familiari che essi stessi hanno contagiato... cosa ha fatto l'Amministrazione per "ristorare" i danni, i disagi, le privazioni... ? 

La risposta è nota a tutti.

Sì, c'è un po' di comprensibile rancore, in questi figli di uno Stato che si ricorda di loro solo quando c'è da chiedere lacrime e sangue e che poi si scorda dei loro bisogni in termini di remunerazione, di riconoscimenti, di equipaggiamenti, di mantenimento degli organici, di abbassamento dell'età media, di aspirazioni di sede e di carriera.  

Il Covid sparirà, prima o poi. Il vuoto dell'Amministrazione di fronte a determinati problemi, invece, resterà, più imbarazzante che mai.





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